Kiev&Mosca

In questo saggio presento il mio contributo alla comprensione dei drammatici eventi geopolitici di cui siamo testimoni in questi ultimi due anni. Tale contributo è finalizzato alla comprensione degli eventi, che è necessaria alle opinioni pubbliche occidentali, ma in nessun modo alla giustificazione degli eventi, lo sdegno per l'immotivata aggressione della Russia dovendo essere fermo ed il suo contrasto da parte dell'Occidente deciso e privo di tentennamenti. La mia analisi, differentemente da quella della maggior parte delle pubblicazioni oggi in circolazione su ogni tipo di piattaforma, non si basa sulla contemporaneità e sul rumore di fondo della storia, ma si inscrive nella concezione della longue durée di Fernand Braudel. Tale analisi si fonda su due pilastri complementari: A) una ricostruzione della storia Ucraino-Russa che è mal conosciuta in Occidente, ma è un fattore indipensabile nella formazione di ogni giudizio serio degli eventi, in considerazione soprattutto del suo stravolgimento totale operato dal regime Putiniano come strumento di propaganda e di obnubilamento delle menti non solo russe, ma anche occidentali. B) la testimonianza in prima persona di come negli otto anni del mio servizio diplomatico a Mosca ho visto dipanarsi in diretta l'involuzione autocratica, aggressiva ed infine delirante della Federazione Russa.
La mia ambizione è che il mio umile contributo, insieme a quello di grandi penne saggistiche ed accademiche come quelle di Elena Kostioukovitch (Nella mente di Putin), di Marta Ottaviani (Brigate russe) e di Giulia Lami (L'Ucraina in 100 date), favorisca il risveglio della ragione nel dormiente Occidente facendo comprendere al grande pubblico che il regime Putiniano nonostante la marginale rilevanza economica della Russia costituisce la minaccia più grave e più pericolosa per il nostro modo di vivere, per il nostro impegno a costruire un mondo equo, prospero e sostenibile, in cui ciascuno possa realizzare in pace i propri disegni costruttivi. L'economia è un aspetto fondamentale del vivere consociato, ma non è l'unico e la tremenda esperienza che stiamo vivendo dovrebbe insegnarci a considerare l'incidenza di altri fattori, soprattutto negativi, che non dovremmo mai dimenticare.