Vent’anni vagò Odisseo per il mondo. prima di fare ritorno alla sua Itaca.
Quasi vent’anni ha vagato il cuore di Arturo tra l’Occidente e la Rus’ alla ricerca di sé stesso e di una difficile conciliazione tra la nostalgia di un passato ricco di certezze e le seduzioni di un presente enigmatico e incerto.
Poco più di vent’anni sono trascorsi dall’alba di una nuova Russia che non conosce l’approdo della propria Itaca e sprofonda ora nel suo passato che non passa. Oscilla sulle grandi pianure, come sempre ha fatto, il pendolo della Storia tra l’Europa e l’Asia e travolge, incurante e beffardo, le esistenze individuali.
Simbolo, sin dall’età paleocristiana, del Salvatore, nella realtà quotidiana il pesce può ammorbare l’aria con il fetore delle sue carni marce. Invano tenta talvolta un buon Pescatore di trarci alla riva della nostra Itaca; per lo più ci si rinsecchisce prima, perché siamo tutti squame di pesce.
Mosca, ottobre 2016
Pietro Giuseppe Frè
Prefazione dell'Autore
Pubblicato in forma cartacea Novembre 2018 dalla Casa Editrice ZonaFranca di Lucca
Questo romanzo non convenzionale unisce aspetti autobiografici con un'analisi dall'interno della società russa contemporanea nel suo delirante sfacelo. Il disincanto, la perdizione morale ed ideale della Russia post-comunista e Putiniana sono messi a nudo tramite il racconto passionale, talvolta stralunato, ironico e grottesco, in altri casi affettuoso e partecipe, di svarie torie individuali che si intrecciano variamente e coinvolgono anche personaggi italiani. In qualche modo in questo libro si anticipa in forma narrativa e, l'autore si augura, coinvolgente, l'analisi spietata di un Paese anomalo ed ora anche violento ed aggressore che è offerta in forma saggistica in Kiev e Mosca